Appartamenti

Affinché i nostri ospiti possano gustare meglio lo spirito di quest’area, abbiamo deciso di rifornire gli appartamenti con mobili restaurati provenienti dalla fornace stessa o dalle case dei figli e dei nipoti dei lavoratori.

Come ringraziamento in memoria dei membri delle loro famiglie: gli appartamenti, infatti, portano il nome degli operai che hanno fatto la storia di quest’antica fabbrica.

2+2 posti con 1 camera

La Maria e Cecco
mq: 45
posti: 2
camere: 1
bagni: 1

La Maria e Cecco erano una coppia veramente affiatata: dovunque andasse l’uno, l’altra lo seguiva sempre ed erano davvero molto affettuosi e romantici.

Lollo
mq: 63
posti: 4
camere: 1
bagni: 1

Lollo era un operaio facilmente riconoscibile: portava infatti degli spessi occhiali che finivano sempre per sporcarsi, ma nonostante questo era abilissimo nella rifilatura dei mattoni.

Roggiola
mq: 63
posti: 4
camere: 1
bagni: 1

Roggiola era un operaio dalla pelle del viso olivastra e molto rugosa, tanto da far ripensare alla “mela roggiola”, una specie di mela tipica della Toscana.

Tito
mq: 63
posti: 4
camere: 1
bagni: 1

Tito era uno dei fochisti. Litigava sempre con Dondo, ma i due erano così legati che quando Tito si ammalò Dondo si prese cura di lui come un fratello, assistendolo in ogni momento e portandolo anche in giro per tirargli su il morale.

Varisio
mq: 63
posti: 4
camere: 1
bagni: 1

Varisio era un operaio appassionato di umorismo e di barzellette.
Il nome infatti deriva dalla storpiatura di un noto cabarettista dei primi anni del ‘900.

Zi Toni
mq: 63
posti: 4
camere: 1
bagni: 1

Zi Toni veniva chiamato così perché, non avendo figli propri, si prendeva cura di tutti i figli degli operai che vivevano attorno alla fornace. Inoltre, aveva una bellissima voce e cantava spesso insieme ai ragazzi: per questo nell’appartamento è presente una radio d’epoca.

4 posti con 2 camere

Giambardino
mq: 50
posti: 4
camere: 2
bagni: 1

Giambardino era il fratello di Mattacchione e lavoravano sempre fianco a fianco: per questa ragione i due appartamenti a loro dedicati sono uguali e attigui.

Mattacchione
mq: 50
posti: 4
camere: 2
bagni: 1

A dispetto di quanto il nome possa suggerire, Mattacchione prende il suo soprannome da un tipo di mattoni particolarmente voluminosi, chiamati appunto mattacchioni, che faceva meglio di altri poiché aveva delle mani molto grandi.

5-7 posti su 2 livelli

Bellino
mq: 90
posti: 7
camere: 2
bagni: 2

Bellino era un operaio che lasciava più spazio all’affettività che alla razionalità.

Catola
mq: 90
posti: 5
camere: 2
bagni: 2

Come sostiene il detto, nelle botti piccole ci sta il vino buono: Catola era un operaio minuto e magrissimo, ma era un artista sensazionale e creava decorazioni e vasi che ancora oggi potete ammirare nell’appartamento.

Cilindro
mq: 90
posti: 7
camere: 2
bagni: 2

Cilindro era un factotum all’interno della fornace, ma la sua peculiarità era la precisione nell’aggiustare le componenti meccaniche, tanto da venire soprannominato come una componente di precisione essenziale dei motori.

Dondo
mq: 90
posti: 6
camere: 2
bagni: 2

Dondo veniva chiamato così perchè il padre si chiamava Secondo, detto Dondo, e da lui aveva ereditato sia il mestiere che il soprannome. Era il migliore amico di Tito, con cui però litigava sempre.

Grillo
mq: 70
posti: 5
camere: 2
bagni: 1

Grillo era un operaio molto magro e mingherlino. La sua passione però era il ballo: ad ogni festa di paese e ogni volta che qualcuno suonava della musica era il primo a rompere il ghiaccio vorticando e saltellando, proprio come un grillo.

Maghino
mq: 90
posti: 5
camere: 2
bagni: 2

Maghino era un operaio dall’aspetto esuberante: portava sempre una lunga barba e vestiva con colori molto accesi, ma l’origine del suo soprannome deriva dalla sua astuzia nel giocare a carte.

Nanni
mq: 90
posti: 6
camere: 2
bagni: 2

Nanni, diminutivo di Giovanni, era un operaio sempre sorridente che amava molto lavorare in compagnia.